La cieca disumanità del nostro tempo

Avevo circa 15 anni. A scuola ci andavo col C64. Un catorcio rumoroso che faceva Piscinola-Museo e tornava indietro. Di quelli che arrivano quando gli pare a loro, saltano le corse e, stracolmi di extracomunitari soffocati dai borsoni, li accompagnano al centro storico per l’ennesima giornata consacrata alla sopravvivenza. Di quelli, per intederci, che ogni […]